ArTek

Il progetto ArTeK – Satellite enabled Services for Preservation and Valorisation of Cultural Heritage è un’iniziativa NAIS nell’ambito del programma ARTES 20 IAP dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), sostenuto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Le attività del progetto sono iniziate a novembre 2016 e avranno una durata di 24 mesi.

ArTeK si propone come uno strumento avanzato, oggi mancante, volto a supportare le istituzioni preposte ai Beni Culturali (CH) in termini di:

  • Salvaguardare, attraverso un costante monitoraggio multimodale dei siti, quei siti che necessitano di controlli speciali perché minacciati da fattori ambientali (sia naturali che antropici);
  • Valorizzazione, attraverso avanzati meccanismi di fruizione;
  • Gestione, attraverso meccanismi di controllo del sito.
  • ArTeK è finalizzato allo sviluppo e alla dimostrazione di un servizio innovativo, efficace e sostenibile per fornire una visione completa e sistematicamente aggiornata sullo stato dei beni culturali e supportarne la gestione/fruizione.

Le tecnologie abilitanti di ArTeK comprendono:

  • Osservazione satellitare della Terra (ottica e SAR) utilizzata per (i) identificazione e valutazione dei rischi ambientali che potrebbero avere un potenziale impatto negativo sui beni culturali, (ii) identificazione dei cambiamenti, (iii) valutazione delle condizioni, (iv) mappatura di siti e manufatti ;
  • Telecomunicazione Satellitare che consente la trasmissione dei dati dalla rete di sensori ubicati all’interno di siti remoti al centro servizi ArTeK;
  • Navigazione Satellitare, alla base del monitoraggio dei flussi di visitatori all’interno dell’area visitata. Inoltre, dati di posizionamento precisi, provenienti da reti GNSS ad-hoc o permanenti, saranno sfruttati per migliorare l’elaborazione dei dati SAR;
  • Airborne Remote Sensing da UAV dotati di sensori selezionati sulla base delle specificità della missione, utilizzati quando richiesto dalla situazione (es. quando la risoluzione spaziale offerta dai sensori satellitari non è sufficiente);
  • Sensori on site ubicati all’interno di siti di interesse utilizzati in caso di individuazione di criticità che richiedano un monitoraggio continuo (es. misurazioni giornaliere) o per compensare l’assenza di sensori spaziali o aerei.
  • Il portafoglio di servizi di ArTeK è composto dai seguenti servizi:
  • Servizi di supporto alla salvaguardia – rivolti a tutti i siti, esposti a rischi ambientali e antropici:
  • identificazione, mappatura e monitoraggio delle minacce e dei rischi per i beni culturali;
  • supporto ai decisori per la conservazione preventiva e la manutenzione programmata.
  • Servizio di monitoraggio in loco – rivolto ai siti che necessitano di un monitoraggio quotidiano:
  • Monitoraggio locale focalizzato su edifici/complessi/aree;
  • Monitoraggio costante del flusso di dati (più volte al giorno);
  • Supporto nella progettazione di azioni di conservazione per i siti che necessitano di una sorveglianza speciale;
  • Supporto per la gestione del sito e dispositivi mobili
  • Supporto alla gestione del turismo culturale all’interno del sito (gestione dei flussi di visitatori e analisi comportamentale, geofencing, supporto pre e post visita (es. geoticketing)) e fruizione su dispositivi mobili.

Le funzionalità ei dati derivati da tali servizi abiliteranno un insieme di Servizi di fruizione avanzati, rivolti a tutti i siti oggetto del servizio di tutela di ArTeK, consentendone (e/o aumentandone) la valorizzazione e, di conseguenza, il numero dei visitatori.

ArTeK metterà a disposizione delle Istituzioni Nazionali una prima versione di “Cultural Heritage Situation Display” (CHSD), attraverso la quale sarà possibile gestire, condividere, rappresentare e diffondere informazioni aggiornate sulla condizione di ciascun sito in termini di minacce/ valutazione dei rischi, azioni di prevenzione e ripristino (attuate o pianificate)/misure di valorizzazione ecc.

Il CHSD, grazie alla sua interoperabilità con le banche dati istituzionali come il sistema “Vincoli in Rete”, gestito da ISCR, correlerà i dati e le informazioni CH nel modo più appropriato e completo, per gestire l’immenso patrimonio culturale nazionale e alimentare il processo operativo dei servizi ArTeK .

ArTeK CHSD identificherà:

  • Siti a rischio ambientale;
  • Rischi specifici;
  • Situazione attuale (salvaguardia attiva, dati remoti in situ, manutenzione preventiva in corso ecc.);
  • Monitoraggio quasi in tempo reale dei siti;
  • Funzionalità di supporto alle decisioni.

L’innovazione di ArTeK è lampante grazie all’approccio multidimensionale, gerarchico e olistico nella raccolta e analisi dei dati effettuata dal suo centro servizi. Qui, data fusion di dati acquisiti da remoto (grazie all’utilizzo congiunto di (i) satelliti dedicati all’osservazione della terra, (ii) dati di telerilevamento aereo, (iii) dati on-site…), opportunamente combinati con già esistenti Istituzionali e certificati banche dati e informazioni sui siti, saranno eseguiti ei risultati messi a disposizione degli utenti finali.

I siti pilota selezionati per la dimostrazione di ArTeK, ciascuno con la propria specifica situazione critica, sono:

  • Villa Adriana (sito UNESCO dal 1999) e il centro storico di Tivoli (Roma);
  • Civita di Bagnoregio (VT, Italia);
  • Matera (sito UNESCO dal 1993) (MT, Italia);
  • Baia (NA, Italia);
  • Gianola (LT, Italia).

Il team proponente di ArTeK è composto da:

  • NAIS (Applicazioni successive e soluzioni innovative) (Prime Contractor)
  • ISCR (Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro)
  • ISPRA (Istituto Nazionale per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
  • CNR-IMAA (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Metodologie e Analisi Ambientali)
  • ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo)
  • STRAGO
  • SUPERELETTRICO
  • ipTronix

Per ogni ulteriore informazione si rimanda a: